“Persone, cultura, storia, luoghi e paesaggi unici: il Lazio è terra di cinema per eccellenza. Leader in Italia per investimenti, produzione, numero di imprese e addetti, seconda regione europea per investimenti a favore del settore, la nostra regione rappresenta il cuore del cinema e dell’audiovisivo italiani. È una delle regioni più attrattive per il comparto, forte di importanti fondi a favore delle produzioni estere, votata all’internazionalizzazione, promozione, formazione, sviluppo e sostegno di progetti audiovisivi. Il governo della Regione Lazio sostiene l’intera filiera, con un impegno di circa 20 milioni di euro annui”. Lo scrive in una nota il governatore del Lazio, Francesco Rocca, in occasione della presentazione della 19esima edizione della Festa del cinema di Roma.
“Non parliamo solo di produzione, perché i film si fanno con autori, distributori, esercenti e con la promozione – aggiunge – basti pensare ai tanti Festival del territorio che promuovono le opere nei piccoli centri dove spesso non c’è una sala cinematografica, continuando a far vivere il sogno del cinema. Ricordiamo l’importante aspetto culturale e di aggregazione sociale del cinema e dell’audiovisivo. Le ingenti risorse dedicate al settore, se ben investite, come stiamo cercando di fare, possono creare molte opportunità. Intendiamo proseguire sulla strada virtuosa intrapresa poco più di un anno fa, con attenzione ai numeri, ma prima e sempre più alla qualità delle iniziative e dei progetti. Abbiamo anche l’obiettivo di rendere il Polo del Cinema e dell’Audiovisivo della Regione Lazio, che abbiamo aperto ad aprile, non soltanto un luogo a disposizione dei professionisti del settore per incontri, masterclass, presentazioni, conferenze stampa, ma anche uno strategico sportello informativo su bandi e iniziative della Regione e un punto di riferimento per le produzioni e i professionisti locali. Il cinema è tradizionalmente definito come “la macchina dei sogni”. È bello pensare che la prosperità dell’intero settore e dei territori in cui si gira sia basata sull’impalpabile: i sogni e la poesia del cinema. Come diceva Kafka: “Le corde della lira dei poeti moderni sono interminabili pellicole di celluloide”. (AGI)