Fisco: sequestro da 8 mln nella Bat, 3 indagati per frode

Di
Redazione
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8 Ottobre 2024

La guardia di finanza della compagnia di Trani ha eseguito un ingente sequestro di beni mobili e immobili, per un valore complessivo di 8 milioni di euro, nei confronti di tre imprenditori di Bisceglie (Bat). Oltre al sequestro, è stata notificata una misura interdittiva che vieta l’esercizio dell’attività imprenditoriale per due anni. Gli imprenditori sono indagati per gravi reati fiscali, tra cui omessa dichiarazione, occultamento e distruzione di scritture contabili e dichiarazione infedele. I provvedimenti sono stati emessi dal gip del tribunale di Trani, su richiesta della procura della Repubblica, a seguito di una lunga indagine condotta dalle fiamme gialle. Le investigazioni, durate circa due anni, hanno permesso di smascherare un sofisticato meccanismo di frode fiscale. Le indagini sono scaturite dal monitoraggio di alcune movimentazioni di denaro sospette, che non risultavano giustificate da adeguate ragioni economiche. Le operazioni coinvolgevano sette società, formalmente intestate a soggetti diversi, ma tutte riconducibili a un unico gruppo economico. Il sistema di frode prevedeva la creazione di società “scatole vuote”, utilizzate per drenare denaro e accumulare debiti fiscali, per un totale di circa 8 milioni di euro tra imposte dirette e IVA. Le società effettivamente operative, nel frattempo, riuscivano a ridurre illegalmente i propri utili, eludendo il pagamento delle imposte dovute. Le operazioni hanno portato al congelamento dei conti correnti delle persone fisiche e giuridiche coinvolte, permettendo il sequestro di circa 5 milioni di euro tra saldi e depositi titoli di investimento. Tra i beni sequestrati figurano 22 immobili, 13 autoveicoli — inclusa una lussuosa Audi Q8 — oltre 200 accessori di lusso di marchi noti, vini pregiati e sigari cubani a produzione limitata, con un valore complessivo di oltre 50mila euro. Inoltre, le forze dell’ordine hanno disposto il sequestro degli interi patrimoni aziendali delle società coinvolte, nominando un amministratore giudiziario per garantire la continuità operativa delle imprese e salvaguardare i posti di lavoro dei numerosi dipendenti.(AGI)