La legge 29 dicembre 2022, n. 197 (legge di Bilancio 2023) ha rivisitato alcuni incentivi già conosciuti e ha ampliato per altri la misura. La legge di bilancio si è preoccupata soprattutto di rafforzare l’avvio al lavoro dei giovani e delle donne e ha inserito uno sgravio, prima non previsto, rivolto ai datori di lavoro che assumono percettori di reddito di cittadinanza. Tali agevolazioni, già vigenti, restano in attesa dell’autorizzazione della Comunità Europea e delle istruzioni INPS per la loro applicazione.
La legge di Bilancio 2023) ha rinnovato per l’anno 2023 l’esonero del 100% dei contributi previdenziali, per un periodo massimo di 36 mesi, per l’assunzione a tempo indeterminato e per le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato, con riferimento ai soggetti che alla data della prima assunzione incentivata non abbiano compiuto il 36° anno di età
Anche per il 2023, lo scopo del legislatore è quello di agevolare l’entrata nel mercato del lavoro alle donne, come già tentato in passato. Si tratta dell’esonero contributivo nella misura del 100% e nel limite massimo di importo pari a 8.000 euro annuo per l’assunzione di donne con almeno 50 anni di età disoccupate da oltre 12, senza ulteriori requisiti, donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, in possesso di determinati requisiti di residenza e di professione ed infine donne di qualsiasi età, ovunque residenti e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24, senza ulteriori requisiti.
La vera novità del 2023 è l’esonero, della durata di un anno, dal versamento del 100% dei complessivi contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL, destinato a chi assume, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, soggetti percettori di cittadinanza.
Fonte: Il Sole 24 ore NT Lavoro