In Toscana 6,5 milioni all’unione Comuni montani per la gestione delle foreste

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Redazione
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15 Marzo 2021

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In arrivo la prima tranche del fondo unico per il settore a cui si aggiungeranno altri 6,5 milioni nella seconda metà del 2021 e 6 di contributi regionali

In arrivo alle Unioni dei Comuni montani della Toscana la prima parte di risorse da destinare, come ogni anno, al presidio delle aree montane e ai servizi relativi, in particolare quello della forestazione. Il budget, indica una nota della Regione, ammonta a 6,5 milioni e sarà destinato alla gestione del patrimonio agricolo forestale, alle attività di lotta attiva antincendio boschivo e alla gestione del vincolo idrogeologico forestale.La Regione ha infatti delegato alle Unioni di Comuni la materia forestale che consiste nella gestione degli oltre 110mila ettari del patrimonio agricolo-forestale regionale, la funzione di lotta attiva agli incendi boschivi tramite la partecipazione al sistema Aib regionale e la gestione del vincolo forestale. Nel secondo semestre dell’anno sarà erogato l’altro 50% del totale che è pari a 13 milioni a cui si aggiungono 6 milioni di fondi regionali connessi alla Legge regionale 39 del 2000. Nel complesso si tratta dunque di un impegno di circa 19 milioni.

«Il contingente delle maestranze forestali, sebbene sia andato via via riducendosi negli anni, permette di disporre di una risorsa umana di alta professionalità e competenza con una forte connotazione territoriale – ha detto l’assessore per i Rapporti con gli enti locali Stefano Ciuoffo – e grazie al loro lavoro possiamo mantenere questo importante patrimonio regionale. Attraverso i tecnici collocati nelle varie Unioni di Comuni poi, ogni anno vengono evase oltre 6mila pratiche di cittadini ed imprese per l’utilizzo del bosco nel pieno rispetto della legge forestale regionale, quindi a tutela della valorizzazione sostenibile della risorsa legno».

«Il patrimonio agricolo forestale regionale è estremamente variegato – ha aggiunto la vicepresidente e assessora all’Agroalimentare Stefania Saccardi – ed è composto non solo da superfici forestali, ma anche da strutture ed infrastrutture che concorrono a valorizzare aree anche di elevato pregio ambientale e naturalistico, per le quali è essenziale, sia in termini economici che sociali nonché di manutenzione dell’assetto idrogeologico, la costante presenza e presidio dell’uomo. La tutela attiva del patrimonio forestale e lo sviluppo delle sue filiere rappresentano un ruolo strategico per la necessità di tutelare e valorizzare le differenti caratteristiche ambientali, economiche e socioculturali della nostra regione».

Fonte: Agrisole

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