Audiovisivo: appello doppiatori, serve regolamento per uso IA

Di
Redazione
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13 Marzo 2025

“Difendiamo l’Intelligenza Artistica”: è l’appello partito dall’Anad – Associazione nazionale Attori Doppiatori e rivolto a tutta l’industria audiovisiva, alle Istituzioni e al pubblico per aprire la strada alle rivendicazioni di tutti quei professionisti che, in vari settori, chiedono tutele dall’uso non controllato dell’Intelligenza artificiale. La protesta contro l’utilizzo indiscriminato dell’AI chiama tutti gli artisti e le associazioni di categoria che li rappresentano ad unirsi, per formare insieme un movimento compatto identificato con l’hashtag #ArtisticIntelligence. Il movimento non vuole contrastare lo sviluppo delle moderne tecnologie – che possono essere utili se utilizzate a supporto di alcune professioni creative – ma limitare il rischio che nuovi strumenti si sostituiscano al lavoro umano. E per difendere il mondo delle espressioni artistiche, che sono opera dell’ingegno, è necessario che ognuno faccia la propria parte. Per questo motivo Anad chiede l’attenzione e la condivisione dell’hashtag #ArtisticIntelligence a tutti gli artisti, gli scrittori, i musicisti, registi, attori, sceneggiatori, fotografi, designer, architetti, solo per citare alcune categorie, con una particolare attenzione verso i mestieri legati al cinema che, per sua natura, è possibile solo grazie al lavoro collettivo e all’unione di tante differenti competenze artistiche. A due settimane dalla protesta lanciata attraverso il videoappello in cui 12 doppiatori hanno prestato il volto e la voce per dire ‘no’ a un mondo in cui le espressioni artistiche saranno create da algoritmi, lo scopo adesso è quello di estendere la chiamata a tutto il mondo artistico, perché il rischio che l’intelligenza artificiale cancelli tutte quelle professioni legate all’estro e all’originalità umane è una minaccia sempre più reale e concreta. “Le emozioni che regaliamo al pubblico con il nostro lavoro e le nostre performance non sono sintetiche, né si possono riprodurre sotto forma di dati a disposizione dell’AI per realizzare altri progetti, diversi da quelli originali per i quali le abbiamo create e senza il nostro permesso – dichiara Daniele Giuliani, presidente dell’Anad – il movimento #ArtisticIntelligence nasce dall’urgenza di difendere il nostro lavoro, le nostre vite, e per chiedere una regolamentazione che normalizzi l’utilizzo degli strumenti offerti dalle nuove tecnologie”. (AGI)