Commercio: Istat, export extra Ue novembre +5,6%, +0,4% annuo

Di
Redazione
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23 Dicembre 2024

“A novembre, l’export verso i paesi extra Ue27 registra un marcato aumento su base mensile spiegato soprattutto dall’aumento delle vendite di beni strumentali – tra cui mezzi di navigazione marittima – beni di consumo non durevoli ed energia”, osserva l’Istat nel commento. E prosegue: “Su base annua, la sua crescita è sostanzialmente dovuta alle maggiori vendite di beni di consumo, che più che compensa la contrazione dell’export di beni strumentali. La crescita dell’import su base sia mensile sia annua si deve in particolare ai maggiori acquisti di beni di consumo non durevoli e beni intermedi. Nei primi undici mesi del 2024, la dinamica dell’export verso i paesi extra Ue si conferma moderatamente positiva (+0,8%)”.
Nel dettaglio, l’aumento su base mensile dell’export, riguarda tutti i raggruppamenti principali di industrie, a eccezione di beni intermedi (-0,6%), ed è dovuto soprattutto alle maggiori vendite di energia (+64,2%) e beni strumentali (+10,3%). Dal lato dell’import, l’incremento congiunturale è quasi totalmente spiegato dai maggiori acquisti di beni di consumo non durevoli (+18,8%) e beni intermedi (+3,8%).Nel trimestre settembre-novembre 2024, rispetto al precedente, l’export registra una crescita moderata (+0,6%) cui contribuisce principalmente l’aumento delle vendite di beni di consumo durevoli (+18,7%). Nello stesso periodo, l’import segna un aumento del 2,9%, che si deve soprattutto ai maggiori acquisti di beni di consumo non durevoli (+14,7%).
A novembre si rilevano marcati aumenti su base annua delle esportazioni verso Turchia (+37,7%), paesi Opec (+19,3%), paesi Asean (+12,9%) e Regno Unito (+10,9%). Diminuiscono le vendite verso Cina (-19,5%), Stati Uniti (-11,1%) e Giappone (-7,7%).Le importazioni dagli Stati Uniti (+40,3%) registrano una forte crescita tendenziale; aumentano anche gli acquisti da India (+10,7%), Svizzera (+6,1%), Paesi Mercosur (+5,2%) e Asean (+4,5%). Per contro, infine, diminuiscono le importazioni dagli altri principali paesi partner extra Ue27, con le riduzioni tendenziali più ampie per Regno Unito (-20,8%) e Paesi Opec (-9,5%). (AGI)