Gubbio e la Festa dei Ceri come caso di studio per il Centro nazionale per le ricerche sull’adattamento del patrimonio culturale agli effetti del cambiamento climatico. Il Centro Nazionale per le Ricerche è impegnato su questi temi, oggi di grande attualità, già da diversi anni, portando un importante contributo al tema degli effetti del cambiamento climatico sul patrimonio culturale materiale attraverso due progetti: “Heracles” (Horizon 2020, 2016-2019) e “GreenHeritage” (Horizon Europe, 2022-2025) coordinati dal Cnr stesso attraverso l’Istituto per lo studio dei materiali nanostrutturati (Cnr-Ismn) e l’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali (Cnr-Irpps).Nell’ambito del progetto “Heracles”, il Cnr ha monitorato i rischi di dissesto idrogeologico che minacciano gli edifici e le antiche mura urbiche a causa degli effetti del cambiamento climatico, così come è stato fatto in Grecia, a Creta, oggetto di studio con il Palazzo di Cnosso, sito Unesco, e la fortezza veneziana di Koules nel porto di Heraklion.
ll progetto “GreenHeritage”, invece, ricerca strumenti e metodologie innovativi in grado di promuovere approcci adattivi e sistemici per gestire/mitigare meglio gli effetti dei cambiamenti climatici sul patrimonio immateriale, con particolare riferimento all’Europa, e in questo caso dal Car è stata scelta la Festa dei Ceri come “caso scuola” di verifica per capire come una festa possa subire cambiamenti legati alle modifiche del clima. I cambiamenti climatici pongono sfide sempre più complesse anche per il mantenimento delle tradizioni più radicate e significative: è perciò necessario un approccio consapevole che consenta di salvaguardare le nostre tradizioni, adeguandoci a un contesto che cambia.
Sempre nell’ambito del progetto “Green Heritage”, il Comune di Gubbio, rappresentato dal sindaco Vittorio Fiorucci e accompagnato dai presidenti del Maggio Eugubino e dell’Università dei Muratori, aveva preso parte alcune settimane fa alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, a Paestum, per un appuntamento organizzato dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello, con il quale il Comune di Gubbio ha stretto un importante protocollo d’intesa volto alla valorizzazione e tutela del patrimonio culturale immateriale: in questo senso l’incontro di Paestum aveva rappresentato un ulteriore momento di scambio e riflessione su come integrare salvaguardia del patrimonio e sostenibilità ambientale. (AGI)