Descrizione agevolazione
CHI: Imprese di qualsiasi dimensione
COSA: Realizzazione di nuovi impianti di biometano e la riconversione per migliorare l’efficienza degli impianti di biogas agricoli esistenti verso la produzione di biometano
COME: Contributo a fondo perduto pari al 40% delle spese ammissibili + tariffa incentivante applicata alla produzione netta di biometano
Requisiti di accesso
Imprese di qualsiasi dimensioni.
Per Soggetto Richiedente si intende il soggetto (persona fisica o giuridica) che sostiene le spese per l’esecuzione dell’intervento (nuova costruzione o riconversione) ed è titolare del titolo autorizzativo/abilitativo alla costruzione, o alla realizzazione dell’intervento di riconversione, e all’esercizio dell’impianto nonché del contratto di connessione/allacciamento alla rete con l’obbligo di connessione di terzi, ove prevista.
Dimensioni azienda
Micro Imprese; Piccole Imprese; Medie Imprese; Mid. Cap.; Grandi Imprese
Forma giuridica
Società per Azioni (S.P.A.); Società Responsabilità Limitata (S.R.L.); Società in accomandita semplice (S.A.S.); Societa in nome collettivo (S.N.C.); Società semplice (S.S.); Ditta individuale; Cooperativa; Consorzio
Regime di riferimento
Altro Regime
Motivi di esclusione
Il Soggetto Richiedente non deve rientrare nelle seguenti condizioni:
non deve essere un’impresa in difficoltà;
non devono ricorrere cause di esclusione di cui all’articolo 80 del D.lgs. 18 aprile 2016, n.50, e s.m.i.;
Impegno Deggendorf (requisito di cui all’articolo 1, comma 5 del DM 2022) La concessione di aiuti di Stato deve essere subordinata alla verifica che i beneficiari non rientrino tra coloro che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti che lo Stato è tenuto a recuperare in esecuzione di una decisione della Commissione europea di cui all’articolo 16 del regolamento (UE) 2015/1589 del Consiglio, del 13 luglio 2015
Tipologia di investimento
Altro; Attrezzature; Brevetti e privative; Consulenze specialistiche; Hardware e/o software; Impianti di produzione di energia; Macchinari e impianti
Spese ammissibili
Sono ammissibili i progetti rivolti a:
sostenere la realizzazione di nuovi impianti per la produzione di biometano;
riconvertire e migliorare l’efficienza degli impianti di biogas agricoli esistenti verso la produzione di biometano per i trasporti, il settore industriale e il riscaldamento. Per progetto di nuova costruzione si intende la realizzazione di un’impianto utilizzando componenti nuovi o integralmente rigenerati per tutte le opere e le apparecchiature necessarie alla produzione, il convogliamento, la depurazione, la raffinazione del biogas e l’immissione del biometano nella rete del gas naturale. Per progetto di riconversione si intende un Intervento su un impianto agricolo di produzione e utilizzazione di biogas per la produzione di energia elettrica, esistente al 27/10/2022 (data di entrata in vigore del DM 2022), che viene convertito alla produzione di biometano successivamente alla data di entrata in vigore del DM 2022 e, pertanto, destina, in tutto o in parte, la produzione di biogas a quella di biometano, anche con aumento della capacità produttiva.
È possibile richiedere la partecipazione alle procedure competitive previste dal DM 2022 e l’accesso agli incentivi a seguito dell’entrata in esercizio degli impianti, qualora siano verificati e dimostrabili i requisiti oggettivi di seguito richiamati:
Biometano destinato al settore dei trasporti. Il titolo autorizzativo/abilitativo alla costruzione e all’esercizio dell’impianto deve:
contenere esplicita indicazione di utilizzo esclusivo, per la produzione di biometano, di una o più delle materie prime di cui all’Allegato VIII, parte A, al D.lgs. 199/2021 (cd. materie prime “avanzate”);
consentire di riscontrare il conseguimento, da parte dell’impianto, di una riduzione di almeno il 65% delle emissioni di gas a effetto serra mediante l’uso della biomassa;
Biometano destinato ad altri usi Il titolo autorizzativo/abilitativo alla costruzione e all’esercizio dell’impianto deve consentire di riscontrare il conseguimento, da parte dell’impianto, di una riduzione di almeno l’80% delle emissioni di gas a effetto serra mediante l’uso della biomassa;
Avvio dei lavori. I lavori di realizzazione degli impianti non devono essere avviati prima della data di pubblicazione della graduatoria;
Impiego di componenti nuovi o integralmente rigenerati;
Nel caso di intervento di riconversione, devono essere verificati i seguenti requisiti:
l’intervento deve essere realizzato su un impianto agricolo, secondo la definizione di impianto agricolo di cui al paragrafo 1.2;
l’intervento deve interessare un impianto di produzione e utilizzazione di biogas esistente che viene convertito alla produzione di biometano e, pertanto, destina, in tutto o in parte, la produzione di biogas a quella di biometano, anche con aumento della capacità produttiva;
Possesso di titolo autorizzativo/abilitativo alla costruzione, o realizzazione dell’intervento di riconversione, e all’esercizio dell’impianto;
Possesso di preventivo/offerta di allacciamento alla rete accettato/a. Nel caso di impianto connesso alla rete con obbligo di connessione di terzi, il Soggetto Richiedente deve essere in possesso del preventivo/dell’offerta di allacciamento alla rete, rilasciato dal Gestore di Rete e accettato in via definitiva dal Soggetto Richiedente;
Impianti situati in zone interessate da procedure d’infrazione comunitaria ai fini del miglioramento della qualità dell’aria e del contrasto all’inquinamento atmosferico. Nel caso di impianti situati in zone interessate da procedure d’infrazione comunitaria ai fini del miglioramento della qualità dell’aria e del contrasto all’inquinamento atmosferico, la produzione di biometano da biomasse deve rispettare i limiti di emissione ivi previsti, in conformità con i contenuti dei rispettivi “Piani di tutela e risanamento della qualità dell’aria”;
Conformità alla direttiva sulle Emissioni Industriali;
Zone vulnerabili ai nitrati. Nel caso di impianti agricoli situati in zone vulnerabili ai nitrati con carico di azoto di origine zootecnica superiore a 120 kg/ha come definite dai Piani di azione regionali, in ottemperanza alla Direttiva 91/676/CEE, deve essere previsto l’utilizzo di almeno il 40% in peso di effluenti zootecnici nel piano di alimentazione autorizzato complessivo (c.d. dieta autorizzata);
Vasche di stoccaggio del digestato. Con eccezione dei casi in cui il digestato non venga stoccato, ma avviato direttamente al processo di compostaggio, gli interventi devono prevedere la realizzazione di vasche di stoccaggio del digestato, di volume pari alla produzione di almeno 30 giorni, che devono essere coperte a tenuta di gas e dotate di sistemi di captazione e recupero del gas da reimpiegare per la produzione di energia elettrica, termica o di biometano.
Son9o ammissibili i seguenti costi:
costi di realizzazione ed efficientamento dell’impianto;
le attrezzature di monitoraggio e ossidazione del biometano, dei gas di scarico e di monitoraggio delle emissioni fuggitive;
i costi di connessione alla rete del gas naturale;
i costi per l’acquisto o acquisizione di programmi informatici funzionali alla gestione dell’impianto;
le spese di progettazione, direzione lavori, collaudo, consulenze, studi di fattibilità, acquisto di brevetti e licenze, connessi alla realizzazione dei sopraindicati investimenti, nella misura massima complessiva del 12% della spesa totale ammissibile;
i costi per la fase di compostaggio del digestato.
Temporalità spese
I lavori di realizzazione degli impianti non devono essere avviati prima della data di pubblicazione della graduatoria. L’entrata in esercizio dell’impianto deve avvenire entro il 30 giugno 2026.
Tipo Istruttoria
Valutativo
Rating di legalità
Non rilevante
FONTE: AGEVOLAZIONE 24 ORE
Contatti per info:
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