Il Ministero della Cultura ha pubblicato il Bando Imprese Borghi per il sostegno alle PMI dei 294 borghi storici assegnatari di risorse del PNRR, con una dotazione di 188 milioni di euro .
Possono partecipare al bando le piccole e medie imprese in forma singola o associata con un progetto di investimento volto a rilanciare l’economia locale nell’ambito di attività turistiche, agroalimentari, commerciali, artigiane, creative e culturali.
In particolare, gli interventi devono essere di:
- introduzione di sistemi in grado di mitigare i cambiamenti climatici come ad esempio sistemi di efficientamento energetico dei processi produttivi, di sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili, ecc;
- protezione e promozione di beni turistici e servizi turistici, incrementando l’attrattività di borghi storici.
In cosa consiste l’agevolazione per i borghi storici?
E’ possibile ottenere un contributo a fondo perduto fino al 90% delle spese ammissibili, elevato fino al 100% nel caso di nuove imprese o imprese giovanili o femminili (importo massimo del beneficio 75.000 euro).
Tra le spese agevolabili, sostenute dopo la data di presentazione della domanda, rientrano:
- impianti, macchinari e attrezzature;
- arredi e mezzi mobili;
- software, brevetti e marchi;
- opere murarie (fino al 40% delle spese totali);
- capitale circolante fino al 20% delle spese ammissibili.
Lo sportello per la presentazione delle domande resterà aperto fino all’11 settembre 2023.
ECCO I DETTAGLI:
188.300.000,00 €
11/09/23
08/06/23
Contributo a fondo perduto
Investimenti Produttivi
CHI: PMI in forma singola o in aggregazione COSA: Investimenti in beni strumentali materiali ed immateriali per promuove l’avvio o il consolidamento di iniziative imprenditoriali COME: Contributo a fondo perduto fino al 100% delle spese ammissibili;
Possono presentare domanda di contributo le micro, piccole e medie imprese che presentano iniziative imprenditoriali in forma singola o in aggregazione, già costituite o che intendono costituirsi in forma societaria di capitali o di persone, ivi incluse le ditte individuali e le società cooperative, le associazioni non riconosciute, le organizzazioni dotate di personalità giuridica non profit, nonché gli Enti del Terzo settore, iscritti o in corso di iscrizione al RUNTS – Registro Nazionale Terzo Settore.
I soggetti richiedenti devono possedere i seguenti requisiti: A) avere una o più unità locali ubicate, o che si impegnano a localizzare, nei comuni/borghi storici assegnatari di risorse per i Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale; per le imprese già costituite: b) essere iscritte, ove previsto, alla data di presentazione della domanda, nel Registro delle Imprese tenuto presso la C.C.I.A.A. territorialmente competente; c) risultare nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in stato di scioglimento o liquidazione e non essere sottoposte a procedure di fallimento o di concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa o volontaria e ad amministrazione controllata o straordinaria; d) essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente; e) trovarsi in una situazione di regolarità contributiva; f) avere titolo a ricevere aiuti “de minimis” secondo quanto disposto dal regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (nel seguito “Regolamento de minimis”); g) avere restituito agevolazioni godute per le quali è stato disposto dalla Pubblica Amministrazione un ordine di recupero.
Micro Imprese; Piccole Imprese; Medie Imprese
Società per Azioni (S.P.A.); Società Responsabilità Limitata (S.R.L.); Società in accomandita semplice (S.A.S.); Societa in nome collettivo (S.N.C.); Società semplice (S.S.); Ditta individuale; Cooperativa
Regime De Minimis (1407/2013)
Le imprese richiedenti non devono rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea di cui all’art. 4 DPCM 23/05/2007.
Arredi; Attrezzature; Automezzi strumentali; Consulenze specialistiche; Esigenze di capitale circolante; Hardware e/o software; Impianti di produzione di energia; Macchinari e impianti; Brevetti e privative; Opere edili
Sono ammissibili progetti imprenditoriali di valore max di 150.000,00 euro da avviare dopo la data di presentazione della domanda di agevolazione, volti a:
- Efficienza energetica tramite il risparmio energetico, lo sfruttamento di fonti di energia rinnovabile o l’introduzione di processi di economia circolare;
- Protezione e promozione di beni turistici e servizi turistici, incrementando l’attrattività di borghi storici. Il progetto deve impiegare almeno il 50% del valore totale per raggiungere un obbiettivo ambientale (prevenzione e adattamento ai cambiamenti climatici, economia circolare, ecc..) nel rispetto del principio DNSH. Sono ammissibili le seguenti voci di spesa:
- Impianti, macchinari e attrezzature;
- Arredi e mezzi mobili;
- Software, brevetti e marchi;
- Opere murarie (fino al 40% delle spese totali);
- Capitale circolante fino al 20% delle spese ammissibili (materie prime, semilavorati e prodotti finiti; utenze; canoni di locazione; prestazione di servizi; personale dipendente).
Le spese devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda. Il progetto deve essere realizzato entro 18 mesi e comunque entro e non oltre il 31 dicembre 2025.
I beni non devono rappresentare mera sostituzione di impianti, macchinari ed attrezzature, ad eccezione della sostituzione finalizzata all’efficientamento energetico. Non sono ammesse acquisizioni mediante il cosiddetto “contratto chiavi in mano”, né beni acquisiti con contratti di leasing, né mediante commesse interne.
Valutativo
Non rilevante
Invitalia
Contributo a fondo perduto
08/06/23
11/09/23
09/06/23
31/12/25
FONTE : www.agevolazioni24ore