Venti milioni di euro l’anno per sostenere l’agricoltura biologica nel prossimo triennio, altri 16 milioni destinati alle aziende agricole per le indennità a favore delle zone svantaggiate ed infine 11,4 milioni per gli enti attuatori di forestazione. Sono le ultime misure adottate dalla Regione Calabria nell’ambito delle iniziative per sostenere il settore primario e far ripartire gli interventi.
Più che doppia rispetto a quanto originariamente previsto la dotazione per il bando sul biologico, con risorse recuperate da economie o non ancora vincolate. La scadenza della presentazione delle domande è quella fissata da Agea che arriva fino al 10 luglio.
Potranno beneficiare dell’aiuto le aziende che hanno almeno due ettari in biologico e si assumano l’impegno di mantenere tale modalità di coltura fino al 2022. Il contributo annuo varia dai 170 euro ad ettaro per le foraggere fino al 900 per i cedri, toccando i 600 euro per vite ed agrumi ed i 700 per gli oliveti. I premi previsti sono ridotti proporzionalmente in relazione alla superficie di ogni azienda, ma restano comunque di importo elevato: pagamento per intero sui primi 30 ettari, del 90% fino a 100 ettari e dell’80% oltre tale soglia.
Contestuale all’emanazione di questo bando, sottolineano dalla Regione, è stato necessario procedere alla revoca di quello pubblicato il 19 aprile dello scorso anno che intendeva assicurare il mantenimento dell’agricoltura biologica su superfici che avevano già beneficiato del premio nel quinquennio 2014-2018, ma che non aveva ancora prodotto alcun impegno giuridicamente vincolante.
Per le indennità a favore delle zone svantaggiate, saranno invece rogati nei prossimi giorni pagamenti alle aziende agricole da parte dell’agenzia regionale Arcea. Il relativo provvedimento prevede due novità: l’importo dei fondi disponibili è stato aumentato di 6 milioni di euro, rispetto ai 10 originariamente previsti; inoltre, si è stabilito di destinare le risorse aggiuntive in favore per lo più delle piccole aziende agricole dei territori interessati, coincidenti con quelli delle aree montane.
Relativamente alle attività di forestazione, gli 11,4 milioni saranno assegnati a Calabria verde, Consorzi di bonifica e Parco naturale regionale delle Serre per consentire lo svolgimento delle lavorazioni atte alla tutela del patrimonio boschivo a rischio incendio e per la prevenzione del rischio idrogeologico, svolte prevalentemente da operai idraulico-forestali.
Fonte: ilsole24ore
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